Il consiglio militare del Niger espelle l’ambasciatore francese dal Paese

I sostenitori dei golpisti protestano davanti all’ambasciata francese in Niger

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La giunta militare del Niger ha ordinato all’ambasciatore francese di lasciare il Paese. Lo riferisce il ministero degli Esteri del Paese dell’Africa occidentale. All’ambasciatore furono concesse 48 ore per partire.

Il Ministero degli Esteri francese ha dichiarato in risposta alla decisione di “aver preso nota della richiesta”, ma che solo le “autorità nigerine legittimamente elette” potrebbero avanzare una richiesta del genere.

L’Agence France-Presse ha riferito in precedenza che dovranno partire anche gli ambasciatori di Germania, Stati Uniti, Ghana e Nigeria. Un portavoce del ministero degli Esteri del Niger ha negato di “aver presentato tale richiesta al governo degli Stati Uniti”. Secondo il ministero circolano immagini di messaggi che chiedono la partenza dei diplomatici americani, ma questi messaggi non provengono dal governo. Una fonte del consiglio militare ha detto a Reuters che solo l’ambasciatore francese aveva chiesto di partire.

E il mese scorso ha avuto luogo un colpo di stato in Niger. I golpisti, guidati dal generale Tiany, si rivoltarono contro la vecchia Francia coloniale e posero fine alla cooperazione militare con Parigi. La Francia ha ancora più di 1.000 soldati nel paese africano, che aiutano a combattere i gruppi jihadisti.

forze provenienti dai paesi vicini

Le Nazioni Unite e i paesi occidentali si sono opposti al colpo di stato in Niger. E chiedono il ritorno dell’ex presidente Bazoum. La Francia sostiene l’Associazione delle nazioni dell’Africa occidentale (ECOWAS), che minaccia di intervenire se la democrazia non verrà ripristinata. Il consiglio militare accusa la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale di lasciarsi utilizzare dal veicolo coloniale francese.

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La settimana scorsa i rappresentanti della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale hanno affermato che era stata concordata una data per l’intervento militare, senza tuttavia annunciarla. Nel frattempo, i governanti del Niger affermano che non cederanno alle pressioni esterne. Ieri il consiglio militare ha autorizzato le forze dei vicini Mali e Burkina Faso a fornire assistenza al regime del Niger in caso di conflitto. Anche in questi paesi negli ultimi anni un nuovo regime è salito al potere attraverso colpi di stato e ci sono proteste contro l’influenza della Francia.

Perché il mondo guarda il Niger?

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