Il presidente del Consiglio Draghi si dimette in una crisi di fiducia

Reuters

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Il presidente del Consiglio Draghi se ne è andato. Lo ha annunciato alla Camera dei Deputati italiana, dove ha ricevuto due volte gli applausi di diversi parlamentari.

“Alla luce del voto del Senato di ieri sera, chiedo che questa riunione venga aggiornata”, ha detto Draghi al parlamento. “Ora riferirò le mie scoperte al Presidente”.

Ha presentato la sua lettera di dimissioni. Draghi è arrivato a Palazzo Quirinale, la residenza presidenziale, alle 9.30. Lì, il presidente Mattarella ha chiesto a Draghi di rimanere per il momento come primo ministro ad interim per “affrontare l’attualità”.

Il presidente del Consiglio, ex presidente della Banca centrale europea, ha ringraziato gli applausi: “Anche i banchieri centrali hanno cuore”:

Applausi per le dimissioni di Draghi

Ieri sera Draghi è sopravvissuto al Senato Un voto di fiducia Sulla sua posizione, ma i tre partiti al governo non hanno votato. Il presidente del Consiglio, che ha chiesto il voto proprio perché la federazione lo sostenesse, non ha avuto altra scelta che dimettersi.

Il crollo del suo gabinetto arriva meno di un anno e mezzo dopo che l’apartitico Draghi è subentrato al premier Conte. Draghi è stato incaricato da Mattarella di guidare l’Italia fuori dalla crisi economica in cui la pandemia aveva travolto il Paese.

Crisi politica

Quell’ampio sostegno è crollato la scorsa settimana quando il movimento populista Cinque Stelle, il più grande partito in parlamento, ha boicottato un voto su un pacchetto di aiuti multimiliardario per gli italiani. Questo pacchetto ha lo scopo di alleviare il dolore dell’inflazione. Ma il Movimento Cinque Stelle non era d’accordo con i piani per costruire un enorme impianto di termovalorizzazione a Roma, provocando il ritiro.

Molto di più è accaduto dietro le quinte. Il Movimento Cinque Stelle se la passa male ai sondaggi: se le elezioni si svolgessero adesso, il partito otterrebbe, diciamo, l’11 per cento dei seggi. Referendum politico vedere Nel 2018, le ultime elezioni, il partito ha comunque ottenuto il 33% dei voti, ovvero 227 seggi.

Con la caduta del governo e le elezioni anticipate dopo l’estate, il partito ha ora mano libera per tracciare il proprio corso. Nei sondaggi, i Fratelli italiani di estrema destra hanno superato il Movimento Cinque Stelle, così come la Lega dell’ex vicepremier Matteo Salvini.

I giornali italiani denigrano la crisi politica perché l’ex banchiere è popolare tra gli italiani e ha guidato il paese attraverso la crisi della corona con una mano relativamente ferma.

“L’Italia tradita”, titolava questa mattina La Repubblica:

Draghi voleva dimettersi da primo ministro la scorsa settimana, ma il presidente Mattarella si è rifiutato di farlo. Molti residenti italiani, tra cui un gruppo di diverse centinaia di sindaci e operatori sanitari, hanno invitato l’ex banchiere a restare. Draghi ha definito quel supporto “impareggiabile e impossibile da ignorare”. Ha criticato il Movimento Cinque Stelle che, secondo lui, ha messo gli interessi di partito al di sopra degli interessi nazionali.

Dopo tutte le dichiarazioni di sostegno, Draghi ha indicato di voler ancora essere presidente del Consiglio, ma solo se i partiti della coalizione vorranno continuare con lui. Ora che il Senato si è astenuto dal votare sulla sua posizione, la sua posizione è diventata insostenibile.

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