Il ristorante italiano “Da Franco” verrà acquisito nel mega mercato: “È normale che io senta un dolore al cuore”

Francesco “Franco” Cottony vuole lasciare nel tempo il suo ristorante “Da Franco” sulla Grand Place. Lavora nel settore dell’ospitalità da quasi 50 anni. “Ho 67 anni e voglio godermi la vita in tempi più tranquilli con mia moglie, i miei figli e i miei nipoti”.

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Nel 1973 Francesco “Franco Cotone” (66) lasciò la natia Sicilia perché lì non c’era abbastanza lavoro. Si recò nel nord Italia in cerca di lavoro. Quando aveva 18 anni, Franco è venuto in Belgio. Trovò subito lavoro nel ristorante Parma a Lovanio. Poi si è trasferito a Kortrijk e ha lavorato presso Ring Shopping. Dare il nome al “Ristorante Italiano” “Kortrijk è stato un vantaggio, perché ho conosciuto mia moglie Kristien di Kortrijk”, sorrise Franco. Nel 1977 diventa responsabile di sala presso il ristorante Gianni Bombini “Da Gianni” in Grote Markt. Dieci anni dopo, Franco rilevò l’attività. E’ da tempo “Da Franco Ristorante Al Garda”, meglio conosciuto come “Da Franco”. Non inserirò una data per l’acquisizione, potrebbe essere tra una settimana, un mese o un anno. “Era ed è tuttora un bellissimo pezzo d’Italia al Grote Markt di Kortrijk con pasta fresca italiana e autentici ingredienti italiani, come i miei pomodori pelati dall’Italia”. “Da Franco” porta con orgoglio il marchio “Ristorante Italiano” dal 2003. “Un riconoscimento del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali italiano, che comprende anche la ristorazione. Significa che “Da Franco” prepara autentici piatti italiani con prodotti italiani di alta qualità prodotti e secondo gli standard di qualità imposti. “Potrebbe essere tra una settimana, un mese o un anno. Non gli fisso una data e aspetto solo di vedere cosa succede. Spero che rimanga caldo, originale ed esemplare. I “Sono orgoglioso di quello che ho ottenuto con questo numero. È normale avere il cuore triste dopo l’acquisizione: c’est la vie, dice Franco.Souvenirs?” “La cosa più importante: qui ho conosciuto mia moglie. In effetti, ero un semplice immigrato che qui cercava e trovava il lavoro e il rispetto necessari. I clienti fin dall’inizio che venivano a mangiare con i genitori ora vengono con i loro figli. Franco non andò in Sicilia più tardi, ma rimase in Belgio: “La mia vita è qui. Quello che farò in Sicilia, non è rimasto nessuno. Improvvisamente quasi 50 anni dopo”, riflette Franco. “Mi sento abbastanza grande per riflettere sul passato ora, che per dopo non mi impedisce affatto di pensare al futuro, ho 67 anni e voglio godermi la vita con il mio moglie, figli e nipoti in tempi più tranquilli qui in Belgio”.

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