La Tunisia non vuole essere una guardia di frontiera europea, ma la ROTA è “sperata”

Il primo ministro Mark Rutte è oggi in visita in Tunisia, accompagnato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal primo ministro italiano Giorgia Meloni. L’Unione Europea vuole stringere accordi con il Paese nordafricano per frenare l’immigrazione clandestina.

La Tunisia sembra pensarla diversamente. “La soluzione non sarà a spese della Tunisia, non possiamo essere i guardiani del loro Paese”, ha detto Said durante una visita alla città costiera di Sfax, il principale punto di partenza dei migranti che vogliono raggiungere l’Italia in barca.

Il primo ministro, Mark Rutte, ha detto venerdì di essere “cautamente fiducioso” che possano essere conclusi accordi con la Tunisia a breve termine per impedire il più possibile il transito dei richiedenti asilo dalla Tunisia. L’affare non dovrebbe chiudersi oggi, “ma sarà un passo importante”.

Si tratta anche di soldi

Oltre a limitare il passaggio di richiedenti asilo clandestini, si tratta anche di accordi commerciali e di sostegno economico e finanziario al Paese nordafricano. L’economia della Tunisia è in cattive condizioni. I Paesi europei temono che un’ulteriore recessione economica in Tunisia porti ad un aumento del passaggio di migranti e richiedenti asilo.

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