Le rivolte in Israele ruotano attorno alla domanda: chi possiede la terra a Gerusalemme est?

Un palestinese prega nella Città Vecchia mentre la polizia di occupazione si raccoglie intorno a lui.Foto di Reuters

Sabato scorso, l’esercito e la polizia hanno rafforzato la loro presenza in città. Lo stato trattiene il respiro: questo fine settimana è una festa islamica e israeliana. Lunedì, la Corte Suprema israeliana deciderà se le famiglie palestinesi a Gerusalemme est possono essere espulse dalle loro case.

Sabato sera è Laylat al-Qadr, la notte principale del Ramadan, e non meno di 90.000 persone sono venute nella Città Vecchia per pregare lì. Alcuni di loro cantano canzoni a sostegno dell’ala militare di Hamas. All’inizio della giornata, quest’ultimo ha minacciato di attaccare Israele a causa delle recenti tensioni. Ma sabato sera anche il movimento di Fatah del presidente palestinese Mahmoud Abbas, che governa la Cisgiordania, ha avvertito che un conflitto più grande era all’orizzonte. Fatah chiede resistenza e lotta “contro l’occupazione e gli occupanti”.

Il tempo a Gerusalemme è spesso turbolento durante il Ramadan, ma quest’anno le tensioni si sono allentate. È iniziato davvero in aprile, con la scala della porta della colonna chiusa. Questo è uno degli ingressi alla Città Vecchia, ed è un luogo dove tradizionalmente i palestinesi si riuniscono durante il Ramadan prima di pregare alla Moschea di Al-Aqsa. La polizia ha detto che la chiusura era una misura di sicurezza, ma i giovani l’hanno vista come una provocazione e si sono scontrati con la polizia notte dopo notte. Dopo una settimana di disordini, i cancelli sono stati rimossi.

Inoltre, gli ebrei palestinesi di estrema destra che erano irritati da un video su TikTok li hanno circondati, mostrando due palestinesi che picchiano un uomo Haredi senza motivo. Alla fine di aprile, “Lahava”, un gruppo israeliano di estrema destra, ha organizzato una marcia di protesta anti-araba, cui si sono uniti gruppi simili: centinaia di ebrei hanno marciato per la città cantando “Morte agli arabi”.

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Piccole case

La tensione attuale ruota attorno alla domanda molto carica: chi possiede questa terra? Le organizzazioni ebraiche nazionali credono che gli ebrei dovrebbero vivere nel quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est, perché anche la terra qui era proprietà ebraica prima del 1948. La popolazione ebraica in quel momento fu espulsa da Gerusalemme est dopo l’istituzione dello Stato di Israele, che poi passò sotto il dominio giordano. Nel 1956 la Giordania e le Nazioni Unite costruirono 28 piccole case a Sheikh Jarrah per ospitare i rifugiati palestinesi. Nel 1967 Israele occupò l’area con tutta Gerusalemme Est e la Cisgiordania.