Mercoledì il ministero delle finanze italiano ha nominato Flavio Cattaneo direttore di Enel, la più grande utility del paese, e ha confermato Claudio Descalzi per un quarto mandato senza precedenti alla guida del gruppo energetico.
Cattaneo, ora vicepresidente esecutivo dell’operatore ferroviario ad alta velocità Italo, succede a Francesco Starese, che guida Enel dal 2014 ma non ha trovato appoggio nella cerchia ristretta del premier Giorgia Meloni, insediatasi sei mesi fa.
Enel è una delle più grandi società di energia rinnovabile al mondo con una capacità installata di quasi 60 GW.
Tuttavia, sotto la guida di Stares, il debito della società è aumentato in modo significativo.
Il ministero ha nominato Roberto Cingolani in sostituzione dell’ex banchiere Alessandro Propumo come amministratore delegato del gruppo Difesa di Leonardo, mentre Meloni cerca di lasciare il segno nelle grandi imprese statali.
Matteo Del Fante confermato alla presidenza dell’azienda postale Poste Italiane.
Il nuovo amministratore delegato di Terna Power Grid sarà probabilmente Giuseppina di Foggia, che attualmente guida le operazioni del gruppo di telecomunicazioni finlandese Nokia in Italia, hanno affermato funzionari governativi. L’annuncio dovrebbe essere dato giovedì.
Nel suo piano industriale 2025 presentato a novembre, Enel si è impegnata a vendere asset per un valore di 21 miliardi di euro (23,08 miliardi di dollari) per ridurre il carico del debito e ha annunciato accordi di vendita in Argentina, Romania e Perù.
Molti azionisti hanno detto a Roma di non volere un cambiamento improvviso nella strategia di Enel, in particolare una forte riduzione della presenza internazionale del gruppo. Alcuni investitori temono che Enel subirà pressioni da parte del governo affinché si concentri sul mercato interno.
Gli ambientalisti hanno messo in dubbio l’impegno di Meloni per il cambiamento ambientale dopo che il suo governo si è ritirato da alcuni dei precedenti impegni verdi dell’Italia.
Il Ministero delle Finanze ha scelto un nuovo leader per Enel, con Paolo Scaroni, l’ex amministratore delegato sia di Enel che di Eni.
La nomina di Cattaneo è arrivata a sorpresa in quanto l’attuale presidente di Terna, Stefano Donnarumma, era stato ampiamente additato nei giorni scorsi come successore di Staras.
Iscrizione Descalci all’ENI
A differenza di Starese, Descalzi conquista ben presto il favore della Meloni. Con altri tre anni come amministratore delegato, è diventato il dirigente più longevo di Eni dalla sua fondazione nel 1953.
Ha ricoperto la carica dal 2014 e ha aiutato Roma a garantire una fornitura di gas alternativa l’anno scorso, quando Mosca ha limitato il suo flusso di gas verso l’Italia a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina.
Descalci dovrebbe aiutare il governo Meloni a trasformare l’Italia in un importante hub energetico che fornirà gas dal Nord Africa e dalla regione del Mediterraneo al resto d’Europa, hanno affermato funzionari governativi.
Sebbene Eni abbia ricevuto elogi dagli investitori per i suoi risultati finanziari, la strategia di Descalzi è ancora oggetto di critiche da parte dei sostenitori della transizione energetica, che ritengono che l’azienda dovrebbe spendere di più per le sue iniziative verdi.
Il ministero delle Finanze ha nominato alla guida dell’Eni il generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zaffarana.
In Leonardo, il nuovo leader, Cingolani, ha una formazione da fisico ed è stato ministro dell’Energia nel precedente governo guidato da Mario Draghi.
Inoltre fornisce consulenza informale alla Meloni sulla politica energetica, essendo stato in precedenza responsabile della tecnologia e dell’innovazione di Leonardo.
Stefano Pontecorvo, ex rappresentante civile della NATO in Afghanistan, sarà nominato nuovo capo di Leonardo.
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