L’Italia riprende il progetto di costruire un ponte verso la Sicilia

ANP Productions | fonte: AP

Roma

Il governo italiano ha deciso di riprendere un progetto di ponte verso la Sicilia che era stato bloccato undici anni fa, secondo l’agenzia di stampa ANSA. Il governo conservatore del primo ministro Giorgia Meloni considera il progetto miliardario importante per l’economia siciliana e vuole coinvolgere maggiormente l’isola con il resto d’Italia. La Sicilia è la regione più povera della Repubblica e ha una lunga storia di antipatia per i governi centrali di Roma.

Il governo sta esaminando le attuali capacità tecniche e, sulla base del piano precedente, vuole iniziare la costruzione entro la metà del 2024. Un ponte strallato, come il ponte Prince Willem-Alexander sul Waal a Tiel o il Ponte Erasmo a Rotterdam, dovrebbe trovarsi a più di 3 km sopra lo Stretto di Messina. Secondo le autorità italiane, dovrebbe essere il ponte di questo tipo più lungo del mondo.

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini immagina già “uno dei ponti più belli, più verdi e più sicuri del mondo”. I critici temono che non sia tecnicamente e/o finanziariamente responsabile e che i soldi, forse 10 miliardi di euro, potrebbero essere spesi meglio per i trasporti pubblici, ad esempio. Il progetto precedente si è arenato quando l’allora presidente del Consiglio Mario Monti lo ha ritenuto troppo costoso e ha dovuto chiudere l’impresa avviata per la costruzione a causa dei tagli di bilancio. L’attuale governo vuole lavorare con aziende che all’epoca erano state messe da parte.

Il ponte sorgerà sul tratto di mare più stretto tra la terraferma e la Sicilia, tra i comuni di Villa San Giovanni e Torre Faro. Attualmente, la corsa in traghetto più breve dura circa 25 minuti tra Villa San Giovanni e Messina.

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