Dal 6 dicembre l’Italia aumenterà le sue già rigide misure anti-Corona. Quindi un risultato negativo del test non sarà sufficiente per andare al ristorante, al cinema o al teatro. Tutta una serie di attività ricreative sarà possibile solo per coloro che sono stati vaccinati due volte o che sono stati guariti dal Covid-19, la famosa regola 2G.
I media italiani parlano dell’introduzione Pass super verde, dopo aver presentato la dichiarazione giurata Covid precedentemente presentata affermando che corsia verde egli è chiamato. Il governo italiano dice che non vuole punire i non vaccinati, ma vuole premiare i vaccinatori. “Per coloro che hanno ricevuto il jab, questo sarà un compleanno normale”, ha detto il premier Mario Draghi.
Chiusura dolorosa
Roma sta facendo di tutto per salvare il periodo natalizio – molto importante anche dal punto di vista commerciale – e per evitare la grave e clamorosa chiusura del 2020. L’economia italiana farà fatica ad assorbire un colpo così nuovo. L’Italia ha già adottato misure molto severe.
Nel tentativo di aumentare il numero delle vaccinazioni, il governo Draghi è diventato il primo Paese in Europa a rendere obbligatorio il passaggio del Corona nei luoghi di lavoro da metà ottobre. Anche l’Italia non sfugge alla quarta ondata, ma la situazione sanitaria è migliore che altrove in Europa in questo momento.
Quindi sembra che l’obbligo del Corona Pass sul lavoro stia dando i suoi frutti, e quindi rimanga in vigore. La regola 2G non si applica ancora sul posto di lavoro. Ciò significa che oltre alla vaccinazione o alle cure per il Covid-19, basta anche un risultato negativo del test per poter iniziare a lavorare. Il certificato Covid verrà ulteriormente ampliato, e presto dovrà essere esposto anche sugli autobus urbani o sui treni locali in Italia e negli hotel.
personale sanitario
A causa dell’alto numero di infezioni, anche altri paesi europei stanno aumentando in modo aggressivo le misure, ma l’Italia è stata avanti in molte aree. Ad esempio, il personale sanitario è stato obbligato a fare una vaccinazione dal 31 marzo, mentre nei Paesi Bassi è un “consiglio” e il Belgio offre agli operatori sanitari un “periodo di transizione” dal 1 gennaio al 31 marzo 2022. personale nel settore della vaccinazione sanitaria, nonché membri del personale educativo e delle forze dell’ordine.
Il primo ministro Draghi è riluttante a introdurre un obbligo pubblico di vaccinazione, poiché si sta rivelando legalmente difficile. Inoltre, non tutti i partiti politici sono alleati.
La vaccinazione volontaria è ancora fortemente incoraggiata. Ad esempio, la certificazione Covid più severa è valida solo per nove mesi. La terza campagna di coltellate è in pieno svolgimento. Dal 1 dicembre tutti gli adulti in Italia possono iscriversi alla terza dose del vaccino.
ampio supporto
Anche in Italia le misure creano resistenze qua e là. Più di sette milioni di italiani restano non vaccinati. Ma in generale c’è un ampio sostegno per la politica rigorosa. La stragrande maggioranza degli italiani ha optato per la pugnalata (l’84 per cento della popolazione ha più di 12 anni) e ha ancora in mente il trauma della primavera 2020. I camion dell’esercito che trasportavano bare a Bergamo sono stati cremati in memoria di milioni di italiani. Nessuno vuole tornare a uno stato di hard shutdown, come è successo durante la prima ondata.
Anche la regione settentrionale del Friuli-Venezia Giulia vuole introdurre la regola 2G più severa con una settimana di anticipo. Le manifestazioni contro queste misure sono state vietate nel centro di Trieste, dopo che le manifestazioni di attivisti anti-vaccinazione, tra gli altri, sono risultate essere una fonte di infezione.
In tutto il paese verranno utilizzati nuovamente i codici colore, a seconda del numero di infezioni e del tasso di occupazione delle unità di terapia intensiva ospedaliera. Questo vale anche per i comprensori sciistici. Nelle regioni in cui la situazione è peggiore entreranno in vigore misure più severe.
Il certificato Covid è ormai richiesto quasi ovunque in Italia, tranne che per mangiare fuori, bere qualcosa fuori, mangiarlo dentro al bar o andare al supermercato.
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