Giornale sportivo italiano La Gazzetta dello Sport Più in dettaglio sull’incidente che ha causato la morte di David Rebellin. Sarebbe un cieco incidente. Si dice che il camionista abbia commesso un mordi e fuggi dopo l’incidente.
David Rebellin è morto mercoledì all’età di 51 anni. Il ciclista italiano, che quest’anno ha concluso ufficialmente la sua lunga carriera, è stato travolto da un camion a Montebello Vicentino. Secondo La Gazzetta dello Sport, è stato un incidente alla cieca. Il camion ha svoltato a destra, forse verso l’albergo ristorante La Padana, mentre Rebellin ha voluto proseguire sulla provinciale 11 con la sua gravel bike.
Ha provocato una collisione mortale. Rebellin è stato poi trascinato per diversi metri dal camion. La sua bici giace sull’asfalto. L’impatto dell’incidente gli è stato fatale. Ciò ha causato un’emorragia interna ed è morto sul colpo. Il 118 (Servizio Italiano Ambulanze, ndr) è stato sul posto in pochi minuti, ma non ha potuto fare altro.
immagini della fotocamera
Poi è sceso il camionista, un uomo di origine tedesca. “L’autista deve essersi accorto di qualcosa che stava accadendo. Si è fermato, è sceso a guardare e dopo pochi secondi è tornato al taxi e ha continuato a percorrere la rotatoria. Questo è stato registrato da undici telecamere, compreso il numero di targa e la marca dell’auto”, continua il quotidiano sportivo italiano.
In altre parole, l’automobilista aveva commesso un mordi e fuggi. Le ricerche dell’uomo sono ancora in corso.
Aggiornamento 2 dicembre alle 18:45:
Il camionista è stato poi identificato e rintracciato in Germania dopo la collaborazione tra polizia italiana, tedesca, austriaca e slovena. L’uomo è accusato di omicidio stradale (in Italia), ma non è stato arrestato perché il reato non è contemplato dal codice penale tedesco. Ciò è indicato da diverse fonti.
Il Gazzettino E il Il Corriere della Sera Ho anche accennato al fatto che il pilota tedesco aveva già commesso due infrazioni in Italia. Nel 2001, ad esempio, si è dichiarato colpevole di mordi e fuggi non mortale, ma la sentenza è stata annullata per prescrizione. Tredici anni dopo, nel 2014, è stato nuovamente accusato di guida in stato di ebbrezza.