Mosaico del cratere lunare – NRC

In questo mosaico vengono riprodotte regioni scure mai viste prima, accanto a parti luminose della regione polare meridionale della Luna. Per fare ciò, gli scienziati della NASA hanno combinato i dati di due diverse telecamere satellitari: la nuova ShadowCam e la Lunar Reconnaissance Orbiter Camera (LROC) della NASA. Il cratere Shackleton, nella foto in basso a destra, è largo circa 21 km e profondo più di 4 km. Una parte è sempre in ombra: qui la luce solare diretta non cade mai.

Ciò è dovuto al basso angolo con cui la luce solare cade qui sulla superficie. La Luna è inclinata di soli 1,5 gradi, mentre l’asse terrestre è inclinato di circa 23,5 gradi. A causa di questo angolo basso, i bordi dei crateri sono prevalentemente illuminati, mentre l’interno di alcuni crateri è sempre in ombra. Lì le temperature scendono a oltre 200 gradi Celsius sotto lo zero.

Aree permanentemente ombreggiate

Gli scienziati della NASA hanno utilizzato ShadowCam per mappare in dettaglio le aree permanentemente ombreggiate. ShadowCam è uno strumento della NASA a bordo della navicella spaziale coreana Danuri che è stata lanciata l’anno scorso e orbita attorno alla luna. La fotocamera è circa 200 volte più sensibile alla luce rispetto alle precedenti fotocamere lunari. Shadowcam utilizza, ad esempio, la luce riflessa dal suolo o dalle montagne vicine al cratere.

La sensibilità rende difficile catturare le aree esposte del polo sud della Luna, che sono sovraesposte nelle immagini ShadowCam. L’altra fotocamera, la LROC della NASA, anch’essa in orbita attorno alla Luna, ha raccolto dati da parti luminose della superficie lunare.

Gli scienziati hanno poi combinato i dati di queste due telecamere come un mosaico. Le immagini del fondo e delle pareti del cratere provengono da ShadowCam. Bordo e aree esterne al cratere LROC.

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Attraverso le missioni Artemis, la NASA spera di portare i primi esseri umani nella regione polare meridionale della Luna nel 2025. Per fare questo, gli scienziati planetari stanno prima cercando di imparare il più possibile sul terreno accidentato, pieno di crateri e montagne giganti. Sospettano che nei crateri freddi e fessurati sia immagazzinato ghiaccio d’acqua: carburante e acqua potabile per gli astronauti. I dati dei mosaici aiuteranno gli scienziati, tra le altre cose, a rivelare la quantità di acqua ghiacciata immagazzinata nei crateri. Nell’agosto di quest’anno, un veicolo senza pilota è atterrato con successo per la prima volta nella regione polare meridionale della Luna: il Chandrayaan-3 dell’India.

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