01-11-2023
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©Netflix
Due uomini si innamorano a Roma nel 1978, ma si perdono di vista, per poi ritrovarsi anni dopo.
Questo dramma italiano non parla dell’amore non corrisposto, ma dell’amore insoddisfatto. L’amore divampa tra l’ambizioso regista Ennea (Damiano Gavino) e lo studente di medicina Pietro (Andrea De Luigi) nel 1978. I due si incontrano al Nuovo Olimpo, un piccolo cinema nel centro di Roma che funge anche da luogo di incontro gay – o viceversa. Pietro aveva già visto Enya in un film girato in centro. È incuriosito ma non ha ancora esperienza nel sedurre e uscire con uomini. Enya non vede alcun problema in questo. E non ha nemmeno fretta.
I primi incontri tra Enea e Pietro avvengono nella sicura roccaforte del Nuovo Olimpo. Lì, la donna dietro il bancone si assicura che non ci siano strani intrusi che vagano per i corridoi. Novo Olimpo In questo senso è anche un ritratto della comunità gay a Roma alla fine degli anni Settanta. Con elementi autobiografici del regista Ferzen Ozpetek, il regista di origini turche che opera da anni in Italia ha recentemente ammesso in alcune interviste.
© Massimo Belloni/Netflix
Tuttavia tra i due giovani nasce una storia d’amore speciale. Ma quando scoppiarono le manifestazioni (il 1978 fu un anno caotico, caratterizzato da attentati e rivolte contro il governo di destra), Ena e Pietro si persero di vista, rincontrandosi negli anni Novanta e nel recente passato, intorno al 2015. Questi salti temporali ricordano in qualche modo ciò che Richard Linklater ha fatto con lui Prima-Trilogia. Soprattutto durante quegli incontri Novo Olimpo Ancora e ancora qualcosa scatta come una scintilla.
©Virginia Betoja/Netflix
Ciò che è sempre interessante in questo tipo di storie nei film è: come sarebbe la vita insieme tra amanti? Che aspetto ha l’amore completo? Oppure non esiste? Ozpetek in realtà non risponde a queste domande; Lo lascia, e forse per il meglio, allo spettatore.
Nuovo Olimpoa partire da mercoledì 1 novembre 2023 su Netflix
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