L’ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Bolton ha dichiarato giovedì che le sanzioni contro la Turchia sulla questione S-400 potrebbero essere revocate se il presidente Recep Tayyip Erdogan verrà rimosso dall’incarico nelle prossime elezioni.
Quindi, prende una posizione dura contro il paese.
In un articolo pubblicato su The Hill, Bolton ha affermato che gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di revocare le sanzioni contro l’India per l’acquisto del sistema di difesa aerea russo S-400.
L’India ha firmato un accordo da 5,5 miliardi di dollari (54,63 miliardi di lire turche) con la Russia nel 2018 per cinque sistemi missilistici terra-aria per difendersi dai vecchi nemici Pakistan e Cina in una situazione di stallo sul loro confine conteso.
Il trasferimento proposto ha suscitato attrito con gli Stati Uniti, che nel 2017 hanno approvato una legge che consentirebbe a qualsiasi paese coinvolto nel settore della difesa e dell’intelligence della Russia di affrontare sanzioni.
Sanzioni da parte degli Stati Uniti
Sanzioni sono state imposte alla Turchia lo scorso anno dagli Stati Uniti per lo stesso acquisto, indicando due pesi e due misure.
“È assolutamente certo che la concessione indiana porterà immediatamente a richieste di parità di trattamento da parte della Turchia e di altri potenziali acquirenti, consentendo al tempo stesso a Rosoboronexport, l’agenzia di vendita militare straniera della Russia, di sfruttare la nostra mancanza di forza di volontà”, ha affermato Bolton.
Ha aggiunto: “È ironico che la Turchia possa ottenere una concessione, a condizioni adeguate, se i turchi rimuovessero Erdogan dall’incarico nelle prossime elezioni, quindi risolvere il problema dell’India potrebbe costituire un precedente”.
Bolton non nasconde la sua posizione anti-turca e svolge un ruolo istituzionale in un programma chiamato “Turkish Democracy Project” istituito da ex funzionari statunitensi.
Tra i membri dell’organizzazione figurano Bolton, Jeb Bush – fratello dell’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush – e l’ex ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi di Sant’Agata.
Quando il gruppo è stato inizialmente lanciato, hanno partecipato due membri del FETÖ (Fülen Terrorist Group), che in seguito si sono ritirati dal progetto.
Aykan Erdemir e Suleyman Ozeren sono in attesa di mandati di arresto per il loro ruolo nel fallito tentativo di colpo di stato del 2016 compiuto dall’organizzazione terroristica FETÖ in Turchia.
Si dice che l’obiettivo dell’organizzazione sia una risposta al “recente spostamento della Turchia dalla democrazia e verso l’autoritarismo”.
Fonte: media turchi