Recensione Telex: Il Duca, Chiara e Perché litighiamo

il duca

La realtà è spesso più meravigliosa e divertente della finzione. Se non lo sai il duca Sulla base dei fatti, non crederesti mai al film. Nel 1961, l’autista di autobus in pensione Kempton Bunton (Jim Broadbent) rubò il dipinto di Goya Una foto del duca di Wellington Dalla Galleria Nazionale. Presumibilmente voleva che il suo atto protestasse contro la tassa televisiva britannica, che riteneva non democratica. Tuttavia, la polizia inizialmente credeva che il furto fosse opera di uno specialista in furto d’arte.

Questa tragicommedia molto comprensiva va bene per la solida sceneggiatura, ma soprattutto per le interpretazioni dei migliori attori Jim Broadbent e Helen Mirren. Merrin, in particolare, sembra divertirsi come la fastidiosa moglie di Bunton, che non riesce a capire perché suo marito stia litigando con gli esattori delle tasse in TV. abbastanza triste il duca L’ultimo film del regista britannico Roger Michel, scomparso il 22 marzo 2021. È stato letteralmente e ha un tempismo comico eccellente (Notting Hill), ma sono stati firmati anche altri film sui personaggi (Madre, Venere, mia cugina Rachel

direzione Ruggero Michele
sputo Jim Broadbent, Helen Mirren, Matthew Goode
tempo di gioco 1 ora 36
a partire dal 20 aprile al cinema

chiara

Nel suo terzo film, ambientato in Calabria, il regista italiano Jonas Carpignano (Mediterranea, Ciampra) Ritratto della quindicenne Kiara, una ragazza semplice che viene improvvisamente trascinata nell’età adulta. Dopotutto, ha iniziato a interrogarsi dopo che l’auto di famiglia ha preso fuoco. E quando suo padre scompare, lei indaga e si trova di fronte a una scelta che determinerà il resto della sua vita.

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Ovviamente Carpignano dovrebbe fare Rashid dai fratelli Darden, ma non è affatto un problema. Dopotutto, il regista e l’attrice protagonista sanno come rendere Chiara un personaggio fantastico e adorabile che vorrai seguire per due ore. Film piccolo e semplice, ma ti accompagna.

direzione Giona Carpignano
sputo Swami Rotolo, Claudio Rotolo, Grecia Rotolo
tempo di gioco 2:01
a partire dal 20 aprile al cinema

Perché litighiamo?

Il coreografo Alain Plattel (Les Ballets C de la B) e la fotografa Myriam Defferendt tentano in questo documentario, basato su una performance di danza La nipote di Schlafn Dal 2016 per sondare la violenza, o almeno per metterla al microscopio estetico. Una parte del film è riservata agli artisti che trasformano la violenza in danza. Lo spettacolo presenta ballerini, artisti e filosofi che testimoniano la loro esperienza con la violenza. A causa di questa combinazione di danza e parola, il film è racchiuso tra due sedie. In effetti, fondamentalmente vuoi vedere i ballerini in azione, in modo che le testimonianze appaiano un po’ disordinate.

direzione Alan Plattel e Mirjam Differendt
sputo Berenger Boden, Samir Mukirch, TK Russell
tempo di gioco 1 ora 38
a partire dal 20 aprile al cinema

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