Venezia riapre la sua laguna per le crociere in un’atmosfera controversa

Gli ambientalisti tengono i cartelli “No alle navi da crociera” a bordo di piccoli battelli a vapore nel Lago di Venezia mentre la Filarmonica di Venezia MSC parte il 5 giugno 2021. Marco Sabdin/AFP

Dopo una pausa di 17 mesi a causa della pandemia di Covid-19, la prima nave da crociera è partita sabato da Venezia, scatenando polemiche tra sostenitori e oppositori della presenza di questi mostri marini nel famoso lago italiano.

Entrambi i campi hanno spontaneamente finto di difendere le loro posizioni: con la sagoma massiccia dell’orchestra MSC che è apparsa di fronte a Piazza San Marco, i manifestanti hanno sventolato cartelli “No alle navi da crociera” e hanno scandito la loro opposizione su piccoli motoscafi. Un manifestante ha dichiarato: “Le navi da crociera rappresentano un turismo fulmineo, che in realtà non è molto favorevole per Venezia.

Proteggere l’ecosistema dai posti di lavoro

I difensori del patrimonio ambientale e culturale accusano inoltre le grandi onde generate da queste navi, lunghe centinaia di metri e alte diversi piani, di erodere le fondamenta degli edifici della Serenissima, patrimonio mondiale dell’UNESCO, e di lasciare che il fragile ecosistema minacci l’ecosistema. lei di più. A bordo ci sono anche i sostenitori delle navi da crociera, uniti nel movimento “Venice Business”, evidenziando le molteplici funzioni che la loro presenza porterà a Venezia, la cui economia vive principalmente di turismo, colpita soprattutto dall’epidemia.

La MSC Orchestra, arrivata vuota giovedì dal porto greco del Pireo, è partita con quasi 650 passeggeri a bordo, che erano a meno di 4 giorni di distanza per essere risultati negativi e ripetere il test prima dell’imbarco. I turisti di alto livello sono stati sottoposti a rigide misure di sicurezza per evitare che le navi diventassero vere e proprie destinazioni di viaggio, come è avvenuto molte volte.

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“Accedere”

La MSC Orchestra potrà partire solo a metà della sua capacità totale di 3.000 passeggeri, al fine di rispettare le misure anti-Covid. Tappa obbligata a Bari (Sud Italia), Corfù (Grecia), Mykonos (Grecia) e Dubrovnik (Croazia). Durante la sua sosta di due giorni a Venezia, è stata presidiata dall’equipaggio della nave a bordo, che ha anche colto l’occasione per migliorare i protocolli di sicurezza che regolano la vita quotidiana su questi giganti dei mari.

“Siamo entusiasti di contribuire al recupero di questa città che ha tanto sofferto in questi 17 mesi”, ha affermato Francesco Galletti, Presidente di Cruise Lines International (CLIA). “In un anno il settore ha perso un gran numero di passeggeri, circa 800.000, il che significa una perdita per l’economia di circa un miliardo di euro”. La polemica sull’esistenza dei giganti del mare non è solo circoscritta a Venezia, ma ha sempre avuto una dimensione internazionale, grazie alla fama di questa località turistica tra le più apprezzate al mondo.

lettera aperta

Martedì una sfilza di artisti internazionali, da Mick Jagger a Wes Anderson passando per Francis Ford Coppola e Tilda Swinton, ha inviato una lettera aperta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al primo ministro Mario Draghi e al sindaco di Venezia chiedendo ad altri di “fermare definitivamente” il crociera. Navi e traffico.

Questa lettera intitolata “I dieci comandamenti di Venezia”, ​​firmata anche dall’ex ministro della Cultura francese Françoise Nyssen, chiede una migliore gestione dei flussi turistici, la tutela dell’ecosistema del lago e la lotta alla speculazione immobiliare, al fine di tutelare “l’integrità fisica “ma anche identità culturale” per il doji.

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