Manifestazione dei lavoratori: aumenta il numero delle vittime in una fabbrica di nichel in Indonesia

È salito a diciotto persone il bilancio delle vittime dell'esplosione avvenuta in una fabbrica di nichel in Indonesia. Tra le vittime figurano anche otto cinesi, secondo il ministero degli Esteri cinese.

Una grave esplosione si è verificata questo fine settimana in un impianto di lavorazione del nichel sull'isola di Sulawesi. Decine sono rimaste ferite.

L'esplosione è avvenuta in una fabbrica di proprietà di un'azienda cinese. Durante i lavori di riparazione, uno dei forni in cui veniva fuso il metallo è esploso. La causa è ancora oggetto di indagine. Fino alla conclusione delle indagini, il lavoro nella fabbrica è stato sospeso per ordine della polizia.

Circa 300 dipendenti hanno manifestato oggi e chiesto un ambiente di lavoro più sicuro. È stata una protesta pacifica in cui i rappresentanti dei dipendenti hanno interagito con i funzionari della fabbrica. Il presidente del sindacato ha dichiarato: “La nostra richiesta principale è che le aziende aderiscano alla legge sulla salute e sicurezza sul lavoro”.

Il sindacato minaccia di scioperare se questa richiesta non verrà soddisfatta entro tre giorni.

Non è la prima volta che le cose vanno male nello stabilimento. Quest'estate c'è stato anche un incidente mortale. Poi un dipendente è morto in un incendio e sei sono rimasti feriti.

In Indonesia la sicurezza sul lavoro in diverse fabbriche di proprietà cinese è sotto una lente di ingrandimento. Due dipendenti sono stati uccisi all'inizio di quest'anno nello stesso complesso industriale che comprende la fabbrica dove è avvenuta l'esplosione. Poi una manifestazione per un posto di lavoro più sicuro si è trasformata in una rivolta.

Questo video di un anno fa mostra le enormi dimensioni del complesso industriale: