Bosch sospetta un abuso di potere nel mercato delle biciclette elettriche


Foto: Polizia nazionale afghana

Un organismo di regolamentazione italiano sospetta che il produttore di componenti Bosch abbia abusato della sua posizione dominante nel mercato delle e-bike. Il gruppo è ad esempio uno dei più famosi fornitori di batterie per biciclette elettriche. Ma secondo l’AGCM, l’autorità antitrust, la società rifiuta di consentire ai suoi sistemi di pagamento di funzionare con la tecnologia fornita dalla concorrenza.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come è noto all’AGCM, sta indagando nello specifico sul modo in cui Bosch gestisce i sistemi antibloccaggio (ABS) per le e-bike. Uno sviluppatore italiano di un sistema ABS per biciclette si è lamentato del fatto che l’azienda tedesca sta rendendo impossibile il funzionamento di questo sistema con i sistemi di azionamento Bosch. In tal modo, Bosch potrebbe favorire la sua tecnologia ABS. “Questo tipo di comportamento potrebbe escludere l’unico concorrente di Bosch nel mercato europeo dell’ABS per le biciclette elettriche”, ha scritto l’ente regolatore.

L’autorità di regolamentazione ha fatto irruzione nelle filiali Bosch, anche nei Paesi Bassi, con l’aiuto dell’Autorità olandese per i consumatori e i mercati (ACM). All’indagine ha collaborato anche l’autorità tedesca garante della concorrenza.

Nella sua risposta Bosch conferma che le autorità garanti della concorrenza hanno avviato un’indagine sulla divisione Bosch eBike Systems. “Uno dei nostri principi più importanti è il rispetto della legge. Bosch collabora con le autorità”, è tutto ciò che l’azienda ha da dire sul caso attuale.

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