Meyer sottolinea inoltre che in futuro dovranno essere prese misure drastiche nel paesaggio. Molti degli spazi sono pavimentati e piastrellati, il che significa che il terreno non può assorbire l’acqua.
“Dobbiamo considerare il nostro paesaggio come una zona cuscinetto. Abbiamo reso il paesaggio ora molto liscio tagliando alberi e asfaltando molto. Dovremo ripristinare l’asprezza di quel paesaggio”, afferma Meyer.
I fiumi non rispettano i confini
Un altro punto di miglioramento, secondo gli esperti, è che dovrebbe esserci una cooperazione molto migliore con gli enti idrici nazionali e internazionali. In Belgio, i water board sono divisi per ogni regione. Hai tavole d’acqua, vallone, fiammingo e Bruxelles.
Ma i fiumi non rispettano questi limiti. La Mosa attraversa la Francia settentrionale, il Belgio e i Paesi Bassi. Secondo Meyer, la cooperazione tra questi water board è ancora limitata. “È imperativo che tutti i water board in patria e all’estero inizino a lavorare insieme”.
In Belgio l’alluvione sembra aver svegliato tutti. Il ministro dell’Interno belga ha già annunciato uno studio su cosa si può fare meglio in futuro. È chiaro che il governo belga dovrà investire pesantemente nei prossimi anni.
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