I canali francesi devono essere neri in Mali, la libertà di stampa è sotto forte pressione

Emittenti pubbliche francesi Radio France International (RFI) e France 24 non si sentiranno presto in Mali, se dipenderà dal governo militare di transizione del Paese dell’Africa occidentale. Nel sito affermazione Il governo ha scritto che i canali stavano diffondendo “false accuse” all’esercito maliano.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata probabilmente l’attenzione che RFI e France 24 hanno dedicato questa settimana ad a cercare Human Rights Watch† L’organizzazione per i diritti umani ha concluso che le forze armate maliane hanno ucciso almeno 71 civili da dicembre dello scorso anno. L’organizzazione parla di un aumento significativo del numero delle vittime a causa della violenza militare.

RFI ha parlato prima Già con decine di milioni che sarebbero stati maltrattati dai soldati. In alcuni casi, secondo testimoni oculari, hanno partecipato anche truppe russe.

Ci sono stati due colpi di stato militari in Mali negli ultimi due anni. L’attuale governo di transizione sta seguendo un percorso nazionalista, prendendo di mira quella che vedono come un’interferenza eccessiva da parte della vecchia Francia colonialista. Questo paese ha deciso di recente Per fermare la missione militare nel Paese† Sebbene le autorità abbiano negato ciò, ci sono prove che le forze armate maliane stiano ricevendo aiuto da mercenari russi.

gravi violazioni dei diritti umani

Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha dichiarato: discorso della scorsa settimana Preoccupazione per le segnalazioni di gravi violazioni dei diritti umani internazionali da parte delle forze di sicurezza.

Le autorità finanziarie lo contraddicono e affermano che si tratta di propaganda mediatica. Descrivono le accuse come una strategia abilmente progettata volta a destabilizzare il governo di transizione. Confrontano l'”intento criminale” di RFI e France 24 con la famigerata stazione radio Mille Collines, che ha scatenato il genocidio ruandese del 1994 diffondendo incitamenti all’odio.

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Supporto al sistema

Parte dei maliani elogiano la linea dura contro l’Occidente. Per le strade della capitale, Bamako, si svolgono regolari manifestazioni pro-regime, spesso accompagnate da slogan antifrancesi.

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