In Italia era prevista una massiccia opposizione alla certificazione Corona, ma è stata tranquilla

Dopo ristoranti, musei, palestre e stadi, un certificato corona è ora obbligatorio per la maggior parte dei trasporti pubblici in Italia. Chiunque voglia viaggiare in treno o in autobus tra diverse regioni dovrebbe essere vaccinato o testato di recente.

Oggi in molte città era attesa una forte opposizione al nuovo provvedimento. Ma la maggior parte degli italiani sembra essere particolarmente felice.

Leggi un poster che è circolato sui social nei giorni scorsi dicendo: “Se non possiamo salire sul treno senza il passaporto di quello schiavo, nessuno uscirà”. Il movimento Antivox aveva annunciato che avrebbe interrotto decine di migliaia di raduni e servizi ferroviari in più di 50 stazioni in tutto il paese.

Ma sotto l’occhio della stampa mondiale e delle massicce forze di sicurezza, questo pomeriggio non è successo niente nella maggior parte di quelle stazioni.

“Un po’ responsabile”

Sulla strada per Milano, una donna di 50 anni di nome Giovanni non era d’accordo con i sostenitori del movimento anti-cera. “Penso che fossero meno informati, o male informati. Ma questo è l’unico modo per affrontare la crisi sanitaria”.

Antonio, 32 anni, in viaggio verso una città fuori Roma, è d’accordo. “Le persone che non sono vaccinate sono in parte responsabili se il tempo è brutto”. Entrambi avevano spigola verde La cosiddetta app di test Corona in Italia è stata già scaricata il mese scorso.

Il display si è indurito

Sebbene le proteste di oggi non siano decollate, il tono del dibattito sulla corona in Italia è diventato significativamente più duro nell’ultima settimana. Durante le proteste, due giornalisti sono stati aggrediti fisicamente. Gruppi di chat come Telegram hanno diffuso i numeri di telefono e gli indirizzi di importanti medici e politici che si sono espressi a sostegno della politica sui vaccini.

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Il ministro degli Esteri Luigi de Mayo ha detto a uno di quei gruppi che dovrebbe essere “ucciso” o “impiccato”.

Ma il linguaggio minaccioso del movimento antivox sta guadagnando maggiore attenzione nei media italiani e, nel complesso, la resistenza al vaccino contro la corona nel paese è bassa. L’Ipsos, l’ufficio di statistica, stima che il 7 per cento degli italiani si rifiuta del tutto di farsi vaccinare e il 10 per cento nutre forti sospetti. Al contrario, circa il 70 per cento degli italiani di età superiore ai 12 anni è parzialmente o completamente vaccinato.

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