Sabato, in una telefonata, il primo ministro italiano Mario Draghi ha detto al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj di sostenere pienamente la posizione dell’UE sulle sanzioni, “comprese quelle SWIFT”, secondo una dichiarazione di Roma. Il primo ministro lituano Ingrida Simonyti ha affermato che non vi è più una “forte opposizione” alla proposta.
SWIFT, che invia messaggi sicuri tra oltre undicimila istituti finanziari e aziende, è fondamentale per il sistema finanziario globale. Se il sistema non fosse accessibile, ciò potrebbe causare notevoli danni economici.
Il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha affermato in precedenza che la Francia non ha riserve nel negare alla Russia l’accesso allo SWIFT. Anche il ministro olandese Sigrid Kaag ha affermato che il divieto di SWIFT è sul tavolo come opzione.
La Germania non esclude l’imposizione di un divieto russo, ma in precedenza ha espresso riserve su questa misura. Eliminando il Paese dal partenariato bancario, diventerà molto difficile per le persone “comuni” trasferire denaro alle proprie famiglie in Russia. Anche le aziende europee ne soffriranno, poiché i pagamenti da parte dei clienti o i pagamenti ai fornitori diventeranno più complessi. Anche le forniture di gas russo all’Europa potrebbero essere a rischio.