Con videoL’Italia ha bisogno di accelerare le riforme a causa dell’alto debito e della bassa crescita. In caso contrario, è probabile che il fondo di ripresa europeo venga schiacciato.
L’UE esorta l’Italia ad accelerare le riforme del diritto della concorrenza e del sistema fiscale, mentre Bruxelles vede “maggiore squilibrio economico”. La caratteristica principale di questo è che il debito pubblico dell’Italia è molto alto. Questo era già significativo, ma a causa della crisi della corona è salito a oltre il 150% del PIL e non si è ridotto rapidamente a causa dell’attuale politica. Per questo la crescita economica è molto bassa.
Gli economisti a Bruxelles hanno affermato che il governo italiano dovrebbe ridurre il carico fiscale sul lavoro e aumentarlo, ad esempio, sugli immobili. In Italia, la prima casa occupata dal proprietario è in linea di principio esentasse e non ha imposta sul patrimonio. C’è una forte opposizione alla riforma nello stesso governo del premier Mario Tragi. “L’Ue ci vuole distruggere con le tasse”, ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, che fa parte del governo di Troia.
“La prima casa è sacra”
Il commissario europeo per l’Economia ed ex presidente del Consiglio italiano Paulo Gentiloni ha fatto notare a Salvini che l’Ue non vuole tassare nessuno e che si tratta di una modifica fiscale. È venuto in aiuto del primo ministro Drake, sostenendo che la proposta di riforma del registro fondiario era sulla buona strada. I partiti della coalizione discutono da mesi su questa riforma, che è un adeguamento del valore di mercato e di fatto un aumento delle tasse. A scomporla ancora una volta è la Lega di Matteo Salvini; La tassazione delle case di proprietà è molto delicata in Italia. “La prima casa è sacra”, ha detto il leader del partito Salvini.
Da mesi si discute di modifiche alla legge sulla concorrenza. In Italia molte categorie come tassisti, farmacisti e operatori di bar sulla spiaggia godono di una tutela speciale. Questi ultimi pagano pochissimo per i permessi tramandati di generazione in generazione, rendendo quasi impossibile per i nuovi arrivati aprire uno stabilimento balneare.
L’Unione Europea e il Primo Ministro Drake, tuttavia, ritengono che questo debba cambiare, ma la nuova legge è stata bloccata da mesi da vari partiti della coalizione. Drake li ha messi su un voto di sfiducia: o si vota in parlamento o si torna a casa. Draghi avverte che senza quelle riforme l’Italia potrebbe perdere 200 miliardi di dollari in recovery fund.
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