L’Italia di sinistra trae coraggio da Cannes-de-Gruijne Amsterdammer

Roma- Si tratta di un grande impulso alla fiducia in se stessi andata in frantumi della sinistra italiana, che soffre i venti freddi che attualmente soffiano sull’Italia a causa del governo di estrema destra guidato da Giorgia Meloni. Tre film italiani sono stati selezionati per la competizione principale del prossimo Festival di Cannes (16-27 maggio), il festival cinematografico più importante al mondo per prestigio e reputazione internazionale. Potresti chiederti cosa c'entra questo con la sinistra? La risposta è: tutto in Italia. I tre registi scelti dal Festival di Cannes sono tre personalità: Nanni Moretti (69), Marco Bellocchio (83) e Alice Rohrwacher (41). Se c’è qualcosa che la sinistra italiana simpatizza, è con cinema motorizzato, Questi tre nomi sono il più bel biglietto da visita della sinistra attuale.

Nanni Moretti è il più famoso dei tre. Il suo film È lui che lo ama (“Future Sun”) parla della grande occasione mancata del primo PCI (Partito Comunista Italiano, il più grande partito comunista dell'Occidente) nel 1956, con l'invasione dell'Ungheria da parte dell'Unione Sovietica. Ha il PCI Se l'Italia avesse finalmente preso le distanze dall'Unione Sovietica, oggi l'Italia sarebbe un Paese diverso e migliore, suggerisce Moretti, che traduce anche nella propria vita la grande occasione mancata. Il film di Moretti è attualmente visibile in Italia, mentre gli altri film del protagonista attendono a Cannes. Nessuna illusione Scritto da Alice Rohrwacher parla del grande business di “tombaroli”, Chiamati anche i tombaroli etruschi presso Tarquinia. E Rapido Scritto dall'83enne Marco Bellocchio, il film ruota attorno alla storia vera di un bambino ebreo di sette anni che fu rapito dalla casa dei suoi genitori nel 1858 su ordine di Papa Pio IX, per dargli un'educazione cattolica all'interno del Vaticano. Una storia misteriosa a cui anche Steven Spielberg ha lavorato per anni, ma che non è mai stata realizzata.

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Il Festival di Cannes è il punto di partenza più importante per la filmografia d'autore, e le selezioni di quest'anno includono, oltre ai tre italiani, nuovi film di Wes Anderson, Martin Scorsese, Ken Loach, Aki Kaurismäki, Wim Wenders e altri, che tutti apprezzano aspettando con impazienza. Ma per la sinistra italiana questa scelta è già il prezzo. Siamo ancora qui e stiamo ancora partecipando. Era una fase alla quale la destra non si sarebbe mai avvicinata.

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