Rassegna Astolfo (2022), Gianni Di Gregorio



Regia: Gianni Di Gregorio | 97 minuti | commedia romantica | Interpreti: Gianni Di Gregorio, Stefania Sandrelli, Alfonso Santagata, Gigio Mora, Mauro Lamantia, Alberto Teston, Agnesi Nano, Simone Colombari, Andrea Cosentino, Biagio Forestieri, Mariagrazia Pompei, Francesca Ventura, Lucia Pogoloni, Dorian Schiersi, Anna, Paola Di Crescenzo , Mauro Marino, Camila Martini, Gabriele Pestelli, Anna Scopetta

Astolfo è un professore in pensione che vive in un modesto appartamento a Roma. Lo affitta da una famiglia la cui figlia sta per sposarsi. Senza troppi indugi Astolfo viene quindi chiamato a lasciare la sua casa il prima possibile. Astolfo rimane ragionevolmente calmo al riguardo. Ha un altro sostegno: la sua famiglia una volta gli ha lasciato mezza villa in Abruzzo, una regione dell’Italia centro-meridionale. Non visitava l’edificio da anni, ma se ne andò di buon umore nel luogo in cui trascorse la sua infanzia.

Al suo arrivo lo attendono alcune sorprese. Prima di tutto, si scopre che uno squatter vive nei locali. La domanda è quale sia più scioccante. Astolfo accetta questo fatto e, all’insegna del motto “Finalmente la casa è abbastanza grande”, non sembra in dovere di mostrare all’uomo la porta. Il fatto che il parroco locale si sia appropriato abusivamente dello spazio turba un po’ di più Astolfo, ma il parroco almeno dà ad Astolfo l’elettricità.

Gianni Di Gregorio, regista, sceneggiatore e protagonista, sembra non sapere cosa vuole fare della storia di Astolfo. Astolfo è comprensivo, questo è certo, ma anche se è una mossa audace trasferirsi in una casa in cui non si entra da decenni, Astolfo non esprime quello spirito imprenditoriale.

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Circa a metà del film, si innamora dell’affascinante Stefania, una nonna devota ai suoi nipoti. Ma anche a livello romantico, Astolfo non è esattamente uno disposto a tutto. Astolfo increspa costantemente.

La sceneggiatura è ricca di questioni in sospeso: come il nuovo rifugio fatiscente (sistemerà le cose?), il terreno che sulla carta era di Astolfo, ma che il sindaco sostiene sia diventato di dominio pubblico dieci anni fa, il gruppo crescente di uomini che vengono a vivo con Astolfo e nessuno di noi lo sa molto bene.In realtà… poi ci sono i figli di Stefania che si preoccupano delle intenzioni del nuovo fidanzato della loro mamma.

Ci sono anche aspetti positivi: il cast è divertente da guardare e l’ambientazione ti fa desiderare una destinazione di vacanza italiana. Inoltre, tanto parlare di piatti italiani ogni tanto fa venire l’acquolina in bocca. Ma la storia suscita aspettative disattese. Di Gregorio intende dire che potrebbe essere così anche nella vita ordinaria, con le persone autorizzate ad essere più inclusive? Potrebbe essere. Ma il finale sembra affrettato e il film nel suo insieme è incompleto. ‘Astolfo’ è come una casa fai da te dove il primo appassionato del fai da te ha rinunciato.

Monica Mayer

Voto: 2.5

Uscita cinematografica: 13 luglio 2023

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