Bob durante i Giochi Invernali 2026 fuori dal Paese ospitante, perché troppo costoso per l’Italia

Pista da bob a St. Moritz, Svizzera.Immagine dpa/Image Alliance tramite Getty I

80 milioni di euro per una pista da bob? In Italia non l’hanno cominciato nemmeno prima delle Olimpiadi invernali. Pertanto nel 2026 le gare olimpiche di bob, skeleton e slittino non si terranno a Cortina d’Ampezzo, ma in qualche luogo oltre i confini del Paese ospitante.

Inizialmente era prevista la costruzione di una nuova pista da bob a Cortina d’Ampezzo per 40 milioni di euro. Al momento non ci sono posti di lavoro in Italia. Il canale di ghiaccio che durante le Olimpiadi di Torino raggiunse la velocità massima di 130 chilometri orari non esiste più. Sezana Bariol, come veniva chiamato il complesso, è stato demolito alla fine del 2012 perché costava più di quanto generava.

Lo scorso fine settimana, durante la riunione del CIO a Mumbai, il capo del Comitato Olimpico Italiano ha spiegato che i costi per la costruzione di una nuova pista da bob sarebbero il doppio di quanto preventivato. E non ne vale la pena, perché una cosa del genere non verrà mai compensata, come ha dimostrato l’esperienza del 2006.

Circa l’autore

Erik van Lackerveld scrive di sport olimpici come lo sci, l’atletica e il canottaggio dal 2016.

Il CIO approva il cambiamento di sede perché recentemente è diventata chiara la politica secondo cui gli alloggi olimpici continueranno ad essere utilizzati dopo i Giochi. Le possibilità di riutilizzo erano comunque scarse, dato che il bob è uno sport molto giovane. Non è un caso che ci siano solo diciassette piste da bob nel mondo e undici in Europa.

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I costi sono alti

Il Comitato Olimpico Internazionale e il comitato organizzatore dei prossimi Giochi invernali sono più rigorosi riguardo ai costi rispetto al passato. Quando i russi spesero 40 miliardi di dollari per le Olimpiadi di Sochi nel 2014, i funzionari sportivi sembravano non considerare questo un problema, ma ora è diventato chiaro che è sempre più difficile trovare paesi e città disposti a pagare per le Olimpiadi. Festa dello sport. I costi per la società sono alti, così come lo è il clima.

In precedenza era stata soppressa anche la pista di pattinaggio dedicata al pattinaggio sul ghiaccio a Baselja dei Pini a causa dei costi elevati. Per coprire la pista di pattinaggio all’aperto esistente sono stati necessari circa 75 milioni di euro. Anche quello era pazzesco. Pertanto le gare su pista lunga si svolgeranno su una pista provvisoria nella sala conferenze esistente.

Sankt Moritz o Innsbruck sono località alternative più ovvie per il bob. Sia che l’atleta olandese Kimberly Bos gareggierà presto in Svizzera o in Austria, questa sarà la prima volta che le Olimpiadi invernali non saranno organizzate in un paese.

In realtà è successo ai Giochi estivi. Ad esempio, nel 1956, gli sport equestri si tenevano a Stoccolma anziché nel paese ospitante, l’Australia, e alcune delle gare di vela ai Giochi di Anversa del 1920 si disputarono nei Paesi Bassi.

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