Il governo italiano evita che Pirelli cada nelle mani dei cinesi

Il governo italiano ha adottato misure per impedire al fornitore di pneumatici Pirelli di assumere il pieno controllo di una società statale cinese. La decisione fa parte delle misure annunciate dal governo italiano a tutela dell’indipendenza di Pirelli.

L’attuale fornitore di pneumatici per la Formula 1 è attivo nel massimo livello del motorsport dal 2011. Nel 2015, la società è stata venduta per 7,1 miliardi di euro a un consorzio di investitori, tra cui Camfin e ChemChina. Quest’ultima è stata acquisita nel 2021 per la società statale cinese Sinochem. Questa società è già il maggiore azionista con una quota del 37%. Anche Silk Road Investment Fund è di proprietà del governo cinese e quella società detiene il 9% delle azioni Pirelli.

Il governo italiano vieta l’acquisizione

Sebbene l’azienda statale cinese avesse già voce in capitolo nel fornitore di pneumatici, il governo italiano ha assicurato che tale influenza non si estendesse ulteriormente. IL BBC intercettato un comunicato di Pirelli ai suoi investitori. In esso, il produttore afferma che l’Italia ha deciso che solo Camfin può candidarsi alla carica di amministratore delegato. Camfin è una società guidata dal presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera. Inoltre, d’ora in poi, Pirelli deve informare il governo italiano di tutti i principali cambiamenti nella gestione.

Gareggia in Formula 1

Anche il ruolo di Pirelli in Formula 1 al momento è sicuro, ma anche quello potrebbe cambiare dal 2025. La Bridgestone, ad esempio, avrebbe firmato per fornire gomma alla classe reale di quel periodo. Così, il marchio giapponese di pneumatici ha risposto alla gara indetta dalla Formula 1. Anche Pirelli ha aderito al nuovo periodo e alla fine subentreranno i responsabili politici dello sport.

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