Italia: le barche delle ONG non possono continuare a cercare le persone annegate dopo aver salvato i migranti

Le barche delle ONG che raccolgono migranti nel Mediterraneo vicino all’Italia dovranno ora salpare verso un porto “senza indugio” invece di continuare a cercare altri migranti bisognosi in mare. I comandanti che non si conformano saranno multati di € 50.000 e le loro barche saranno confiscate per ripetute violazioni.

Lo ha deciso mercoledì il governo italiano. Le navi appartenenti alle Ong sono inoltre obbligate, secondo il decreto, a informare i propri passeggeri che possono richiedere protezione internazionale non solo in Italia, ma ovunque nell’Unione Europea.

Queste misure sono un altro passo nella riduzione delle attività delle imbarcazioni delle ONG. Il governo di destra del primo ministro Giorgia Meloni afferma che le organizzazioni facilitano il lavoro dei trafficanti di esseri umani attraverso le loro attività. La presenza delle barche incoraggerà le persone a compiere il pericoloso viaggio attraverso il Mar Mediterraneo dalla Libia.

Le ONG lo negano. In conformità con almeno tre accordi internazionali È dovere salvare vite umane.

diversi giorni

Le missioni delle ONG nel Mediterraneo durano solitamente diversi giorni, con le loro imbarcazioni che effettuano varie operazioni di soccorso e spesso trasportano centinaia di persone a bordo. Le organizzazioni temono che le nuove regole rendano più difficile il loro lavoro.

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Riccardo Gatti, responsabile della nave di soccorso di Msf giovedì al giornale La Repubblica Il decreto fa parte di una strategia che “aumenta il rischio di morte per migliaia di persone”. Secondo Ghatti, le regole che rendono più difficile lo svolgimento di più di un’operazione di salvataggio possono violare gli accordi internazionali e sono anche “moralmente inaccettabili”.

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102.000 immigrati

Nel 2022 sono sbarcati finora in Italia circa 102mila migranti, secondo i dati del ministero dell’Interno. Circa diecimila di loro sono stati portati dalle barche delle Ong.

Alcuni Stati membri meridionali dell’UE, tra cui l’Italia, ritengono che altri paesi europei dovrebbero fare di più per accogliere i migranti da loro. Nel giugno di quest’anno è stato firmato un accordo in cui alcuni paesi hanno promesso di accogliere più di diecimila profughi dagli Stati membri del sud, ma questo viene attuato con difficoltà. Ad esempio, la Francia ha ritirato la sua promessa dopo una lite diplomatica con l’Italia, Che ha rifiutato di far attraccare nei suoi porti una barca di una Ong con 200 persone a bordo. Alla fine, la Francia ha assorbito queste persone.

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