La Grecia è la campionessa mondiale nel sostenere la sua economia, ha affermato ING in un nuovo rapporto, anche grazie a un afflusso di risorse dal Fondo per la prossima generazione dell’Unione europea.
Oltre alle varie misure di sostegno adottate dal governo greco e alle risorse destinate al flusso nell’economia greca da Bruxelles, la multinazionale olandese calcola il pacchetto complessivo che lo Stato greco dovrà affrontare per far fronte alle conseguenze del pandemia. È pari al 32,1% del PIL. Il PIL del paese, il più alto del mondo, supera persino gli Stati Uniti.
ING ha esaminato le spese finanziarie aggiuntive che i paesi hanno fatto o promesso in risposta al Covid-19, portando gli Stati Uniti al 25,5% del PIL. Ciò include la proposta del piano di ripresa degli Stati Uniti approvata, ma non le nuove proposte del presidente Joe Biden che non sono state ancora approvate dal Congresso. Per l’Eurozona, questo tasso raggiunge il 12,4% dopo aver aggiunto il Recovery and Resilience Facility alla spesa del bilancio nazionale contro la pandemia. In effetti, questa percentuale può essere sovrastimata in quanto alcuni progetti possono essere conteggiati due volte rispetto a quanto pianificato a livello nazionale ed europeo.
L’Italia è al terzo posto nel mondo, dopo Grecia e Stati Uniti, con il 21,9% del PIL.
ING conferma che è probabile che l’impatto positivo sull’economia greca sia minore nell’ambito della proposta greca di prestiti NGEU destinati al finanziamento parziale degli investimenti privati. Sottolinea inoltre che il sostegno già concordato dagli Stati Uniti ha un impatto di gran lunga maggiore rispetto ai piani italiano e greco.
L’azienda olandese continua a dire che il piano greco è molto equilibrato, così come quello del Portogallo, perché contiene molti progetti oltre alle transizioni verdi e digitali. Il rapporto rileva che la Grecia pone grande enfasi sugli investimenti relativi alle risorse umane, con competenze e occupazione come due dei principali settori in cui il paese è rimasto indietro dalla crisi finanziaria globale.
Nel complesso, ING osserva che mentre l’obiettivo di NGGE è aiutare i paesi dell’UE a riprendersi dalla crisi, la domanda di queste risorse rimane bassa.