Nessuno ha visto esplodere questa stella nel XVII secolo, ma fortunatamente abbiamo James Webb

Nel XVII secolo esplose una stella nella costellazione di Cassiopea. Questa stella era almeno otto volte più massiccia del nostro Sole. Ora, 340 anni dopo, il telescopio James Webb sta fotografando questa sorgente radio più luminosa del cielo.

In poche centinaia di anni il resto è cresciuto esponenzialmente. Cassiopea A ha ora un diametro di circa dieci anni luce. Al centro della nebulosa c’è un oggetto compatto. Questo potrebbe essere un buco nero o una stella di neutroni. Curiosità: Cassiopea A è stata scoperta solo nel 1947. La luce dell’esplosione ha raggiunto il nostro sistema solare nel 1667, ma nessuno sulla Terra sembra aver notato questa esplosione stellare.

Il resto della supernova appare colorato nell’ultima immagine web. Tuttavia, questi non sono colori che possiamo vedere con l’occhio umano. Il telescopio spaziale ha telecamere a bordo che catturano la luce infrarossa. L’occhio umano può vedere la luce infrarossa solo in determinate condizioni. Quindi i ricercatori hanno tradotto la luce infrarossa in luce visibile.

Le regioni arancione e rossa mostrano i campi di battaglia cosmici: qui il materiale della stella che esplode si scontra con il gas e la polvere circostanti. Questo fa riscaldare il tessuto. Al centro dei resti vediamo masse di gas rosa. Questo è un materiale luminoso proveniente da una stella, costituito principalmente da elementi più pesanti come ossigeno, argon e neon. Questa parte della nebulosa è visibile anche in luce visibile. Posiziona l’immagine di Hubble accanto ad essa e vedrai che il gas rosa è tutto ciò che resta.

L’immagine di James Webb mostra più dettagli dell’immagine di Hubble perché James Webb cattura la luce infrarossa e ha uno specchio molto più grande.

Da dove viene la polvere cosmica?
Gli astronomi sperano che Cassiopea A risponda a una domanda importante: da dove viene tutta la polvere cosmica? Le prime galassie del giovane universo contengono già innumerevoli particelle di polvere. Sembra plausibile che le stelle esplosive abbiano fatto saltare (e ancora vomitino) queste particelle di polvere nello spazio, ma le quantità sono così grandi che gli scienziati non hanno trovato alcuna spiegazione dopo aver osservato così tante supernove. Chissà, Cassiopea A potrebbe far luce su questo mistero. A proposito, sapevi che tonnellate di particelle di polvere cosmica cadono ogni giorno sulla superficie terrestre? La Terra non ingrassa per questo: il nostro pianeta perde ogni giorno anche molti gas come l’idrogeno e l’elio.

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Una cosa è certa: senza supernove come Cassiopea A, la vita come la conosciamo non sarebbe potuta sorgere. Le supernove producono elementi pesanti come calcio e ferro, da cui nascono nuove stelle e pianeti. Anche il calcio nelle ossa o il ferro nel sangue hanno avuto origine in questo modo. Affascinante!

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