Opinione | Alla prossima crisi dell’euro

A proposito dell’episodio

Penso che il primo ministro italiano Giorgia Meloni sia un buon politico. Tutto quello che fa, lo fa per il suo Paese. Ma questo non è nell’interesse dell’Europa. La Meloni vuole che gli italiani siano di nuovo orgogliosi dell’Italia. Ma se continuate a riempire così la terra, non ne farete degli abitanti orgogliosi, ma dei mendicanti.

La Meloni vuole spendere altri 24 miliardi di euro per stimolare l’economia. Come stimola l’economia? Riducendo le tasse e aumentando i benefici e gli stipendi per i dipendenti pubblici. Inoltre, ci saranno ulteriori 13 miliardi di euro di pagamenti di interessi a causa dell’aumento dei tassi di interesse. Ebbene, se hai già 2.700 miliardi di euro di debito nazionale in sospeso, questo non ha più importanza.

L’Italia è quindi un passo avanti verso la crisi del debito. Arriva un momento in cui gli investitori si rendono conto che questa situazione è insostenibile. La BCE prevedeva che ciò accadesse da tempo e pertanto ha preparato in anticipo lo strumento TPI. Per tutelare l’Italia, almeno, così l’hanno interpretata gli investitori. Ciò consente alla BCE di acquistare ulteriori titoli italiani se i tassi di interesse in quel paese aumentano in modo significativo.

Un sondaggio tra gli investitori mostra che la Banca Centrale Europea dovrebbe utilizzare questo strumento se il differenziale del tasso di interesse tra le obbligazioni tedesche e italiane supera il 2,50%. Questo è ora leggermente superiore al 2,00%.

Il problema è che la Francia sta diventando sempre più una seconda Italia. Il debito pubblico come percentuale dell’economia è aumentato più rapidamente che in tutti i paesi dell’euro. Anche la Francia propone piani per aumentare il debito pubblico. Il governo ha recentemente fornito sostegno agli acquirenti di case, perché le case sono costose.

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A volte mi chiedo se questi politici gestiscano allo stesso modo anche i portafogli delle famiglie. Fortunatamente, sono in arrivo nuove regole di bilancio europee. Le regole di Maastricht finiscono nella spazzatura. Beh, se non rispetti le vecchie regole, ne inventerai solo di nuove, giusto? Sfortunatamente, nei Paesi Bassi, a questa questione non viene prestata alcuna attenzione alla luce dell’attuale violenza elettorale.

A ciò si aggiunge il fatto che i partiti antieuropei stanno guadagnando sempre più voce. Ad esempio, il partito Alternativa per la Germania (estrema destra, antieuropeo) è ora il partito numero due in Germania. Infatti non vogliono ripagare il debito italiano.

Ho avuto questa discussione con un collega inglese al bar (dopo il lavoro). È un convinto sostenitore di Brema e anti-Brexit. Ma se si guarda all’attuale situazione finanziaria e politica in Europa, sembra che si stia verificando un lento disastro. Sai che prima o poi la situazione peggiorerà. Non esclude che tra dieci anni gli inglesi guarderanno indietro e saranno felici che il Regno Unito sia uscito da questo tumulto politico. Temo che questo potrebbe facilmente diventare uno scenario realistico.

Attorno alla colonna della cornetta di Van Zijl

Corny van Zijl è analista e stratega presso Cardano e investe anche privatamente. Rispondi tramite [email protected]. Puoi anche leggere questa rubrica ogni giovedì alle FD

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