Sentenza nel caso di corruzione Duferko fine febbraio – Politica

Giovedì sera, il tribunale penale di Bruxelles ha virtualmente chiuso le discussioni sul caso Dufferko. Il verdetto del caso è atteso per il 23 febbraio.

Decine di sospetti, tra cui l’acciaieria italo-svizzera Doverco, un rappresentante dello Stato congolese ed ex ministro vallone dell’Economia Serge Kubla, devono essere processati davanti al Tribunale penale di Bruxelles con l’accusa di corruzione, falsificazione, uso di documenti falsi e riciclaggio di denaro . In concreto, l’ex signor Kubla è sospettato di aver corrotto l’ex primo ministro congolese, Adolphe Muzito, nel 2009 per ottenere i diritti per gestire una miniera per conto di Dufercu.

All’inizio del 2015, Copla è stato imprigionato per un periodo di tempo nel carcere di Sint Gillis. Così è stato anche per i presidi Duferco. Copla ha poi ammesso davanti all’autorità giudiziaria di aver consegnato una busta contenente 20.000 euro alla moglie dell’ex primo ministro congolese Adolphe Muzito in visita a Bruxelles. Secondo il pm si trattava di un anticipo su una tangente di 500mila euro.

Il liberale vallone avrebbe dovuto aprire anche un conto in Svizzera, dove Duferco pagava le commissioni tramite una delle sue filiali. Questi “costi di consulenza” ammonterebbero a centinaia di migliaia di euro. Copla avrebbe raccolto questi soldi in contanti attraverso la filiale lussemburghese della Banca Svizzera.

Decine di sospetti, tra cui l’acciaieria italo-svizzera Doverco, un rappresentante dello Stato congolese ed ex ministro vallone dell’Economia Serge Kubla, devono essere processati davanti al Tribunale penale di Bruxelles con l’accusa di corruzione, falsificazione, uso di documenti falsi e riciclaggio di denaro . In concreto, l’ex signor Kubla è sospettato di aver corrotto l’ex primo ministro congolese, Adolphe Muzito, nel 2009 per ottenere i diritti per gestire una miniera per conto di Dufercu. All’inizio del 2015, Copla è stato imprigionato per un periodo di tempo nel carcere di Sint Gillis. Così è stato anche per i presidi Duferco. Copla ha poi ammesso davanti all’autorità giudiziaria di aver consegnato una busta contenente 20.000 euro alla moglie dell’ex primo ministro congolese Adolphe Muzito in visita a Bruxelles. Secondo il pm si trattava di un anticipo su una tangente di 500mila euro. Il liberale vallone avrebbe dovuto aprire anche un conto in Svizzera, dove Dufferco pagava le commissioni tramite una delle sue filiali. Questi “costi di consulenza” ammonterebbero a centinaia di migliaia di euro. Copla avrebbe raccolto questi soldi in contanti attraverso la filiale lussemburghese della Banca Svizzera.

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