Un nuovo farmaco rende più efficace il trattamento dei tumori aggressivi

“Possiamo già dire che il farmaco è promettente”, afferma il biochimico. Yan Zhang che negli ultimi anni ricerca Fatto per il nuovo farmaco che funziona con la luce. Sebbene la ricerca sia stata condotta solo in laboratorio, non ci sono dubbi sull’efficacia del farmaco. “A una certa dose, può uccidere i tumori in modo più efficiente dopo l’esposizione alla luce”, afferma Chang.

Ha svolto la sua ricerca di dottorato presso il Leiden Institute for Chemical Research (LIC). Era in collaborazione con i biologi dell’Università di Leida, tra gli altri. Il farmaco è stato testato su topi e pesci zebra.

Fotochemioterapia

L’uso della chemioterapia con la luce non è una novità nel trattamento del cancro. La luce è stata utilizzata per decenni per ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia. Ciò rende il trattamento meno problematico per i malati di cancro. Poiché la chemioterapia viene iniettata attraverso il sangue, spesso colpisce o uccide anche le cellule sane. Di conseguenza, i pazienti sperimentano effetti collaterali comuni come affaticamento, nausea, perdita di capelli e dolore ai nervi. “La chemioterapia è efficace anche sui tessuti sani e questo spesso causa gravi effetti collaterali”, afferma Chang.

Il metodo più noto per curare il cancro usando la luce è qualcosa chiamato terapia fotodinamica (PDT). In questo trattamento, viene utilizzato un farmaco per rendere le cellule sensibili a determinati tipi di luce. I medici lo usano per trattare vari tipi di cancro e condizioni precancerose.

Ecco come funziona

Il farmaco è progettato per colpire una proteina comune chiamata integrina. Il trattamento avviene come segue: il farmaco viene iniettato nella vena del paziente. Dopo un certo periodo di tempo e quando il farmaco raggiunge un’alta concentrazione nell’area del tumore, la luce viene applicata a quell’area. In questo caso, il farmaco diventa tossico nell’area del tumore. Questo uccide le cellule tumorali con effetti collaterali minimi.

promettente

I risultati dello studio rendono Zhang e i suoi colleghi ottimisti riguardo al futuro del trattamento del cancro. “La ricerca è molto promettente per i malati di cancro”, afferma. Ma quando i malati di cancro ne traggano beneficio è difficile dirlo. “Il farmaco deve prima essere testato sugli esseri umani e sottoposto a tutti i tipi di test di sicurezza”.

Secondo lei, il periodo tra lo sviluppo di un farmaco in un laboratorio chimico e la sua applicazione clinica finale nei pazienti è sempre difficile e lungo. “I primi passi sono già stati fatti”, aggiunge.

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