L’Italia ha bloccato l’acquisizione olandese a causa del suo collegamento con la Russia

Il primo ministro italiano Giorgia Melone ha posto il veto all’acquisizione di un fornitore cloud italiano da parte di Nebius, una società olandese con legami con la Russia. Nebius ha ricevuto finanziamenti da Yandex.

Giorgia Meloni, Primo Ministro italiano Il suo veto In un accordo di acquisizione per Nebius, un fornitore di servizi cloud olandese legato al gigante russo di Internet Yandex. Reuters ha citato fonti per il rapporto, tra cui un documento governativo e tre persone che hanno familiarità con la questione.

Il veto è stata la prima volta che l’attuale governo italiano ha utilizzato i suoi cosiddetti “poteri d’oro” per bloccare acquisizioni indesiderate da quando il partito “Fratelli d’Italia” di Meloni si è insediato lo scorso ottobre.

Il veto di Maloney non è sorprendente Supporto aperto La risposta del Primo Ministro italiano alle sanzioni NATO e UE contro la Russia. Non ci sono state segnalazioni di ricerche o problemi con Nebius nei Paesi Bassi, ma Yandex non è soggetto a sanzioni dell’UE.

Il programma Golden Powers è un programma italiano di investimenti diretti esteri. Consente al governo italiano di controllare le transazioni relative a settori industriali “strategici” come le banche, l’energia, le telecomunicazioni e la sanità e di stabilire condizioni o addirittura vietarle se l’economia o la sicurezza nazionale è minacciata.

Il veto di Maloney questa settimana è stato deciso in una riunione di gabinetto il 16 marzo.

Secondo il piano bloccato, Nebius, un fornitore di servizi cloud con sede nei Paesi Bassi, avrebbe acquisito Technologia Intelligente (TI), una società tecnologica italiana guidata da Marco Carai, un uomo d’affari italiano e amico di lunga data dell’ex primo ministro Matteo Renzi.

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Due funzionari governativi hanno detto a Reuters, parlando in condizione di anonimato, che il governo era preoccupato per l’accordo perché finanzia le attività del gigante tecnologico russo Yandex Nebius.

Rapporti con “Google della Russia”.

Yandex, spesso indicato come “Google della Russia”, è stato fondato all’inizio degli anni ’90 da Arkady Voloz. L’anno scorso si è dimesso dalla carica di amministratore delegato e si è dimesso dal consiglio di amministrazione dopo che l’Unione Europea lo ha aggiunto a un elenco di sanzioni contro società e individui russi. Yandex non è soggetto a sanzioni occidentali.

La holding di diritto olandese della società russa cederà la maggior parte dei diritti e del controllo di Yandex Group al di fuori delle attività con divisioni internazionali di alcuni servizi, incluso il cloud, comprese le sue principali attività generatrici di entrate, che saranno sviluppate in Russia.

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