‘Pericoloso’ Il primo ministro italiano è meno severo di quanto temesse

Georgia Meloni

Noos NotizieUna media

  • Helen De Haines

    Corrispondente dall’Italia

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Quando Giorgia Meloni vinse le elezioni italiane lo scorso settembre, in patria e all’estero sembrò una vittoria politica schiacciante. Non solo è diventata la prima donna primo ministro italiana, ma è anche diventata la prima estremista di estrema destra dalla seconda guerra mondiale. Ora che è Primo Ministro da 100 giorni, è il momento giusto per fare un primo bilancio.

La Meloni si è presentata nella sua campagna elettorale come cristiana, conservatrice e anti-immigrazione. Si è espressa anche contro un’eccessiva cooperazione europea. Il settimanale tedesco Stern, firmato a sinistra, la dipingeva in copertina come “la donna più pericolosa d’Europa”.

Ma cosa resta di quel fantasma? Nei primi mesi del suo mandato, la Meloni si è mostrata un Primo Ministro prevalentemente pragmatico, piuttosto disposto al compromesso. I forti timori di un’Europa progressista sembrano al momento infondati.

Cooperazione europea

La Meloni aveva detto in campagna elettorale sulla cooperazione europea: “La festa è finita”. Ha promesso ai suoi elettori una maggiore partecipazione italiana al processo decisionale europeo e si è opposta all’ingerenza di vasta portata di Bruxelles. La presidente della Commissione europea Von der Leyen ha affermato con preoccupazione di “avere i mezzi” per intervenire se il governo italiano adottasse misure che danneggerebbero la democrazia.

Questa buona fede è stata evidente anche durante la stesura del bilancio 2023. La Commissione europea ha avvertito che un piano italiano che consente ai commercianti di rifiutare pagamenti con carta di debito fino a 60 euro incoraggerebbe l’evasione fiscale. Il Primo Ministro lo ha annullato senza troppe proteste.

Meloni durante la sua prima visita a Bruxelles: Non c’era traccia di gelo

La posizione della Meloni è essenzialmente pratica. Il debito nazionale italiano è eccezionalmente alto, pari a circa il 145% del PIL. Per poter realizzare i progetti, il Paese dipende in gran parte dai fondi europei.

Il più importante è il Corona Recovery Fund, da cui Roma potrà ottenere circa 190 miliardi di euro sotto forma di prestiti e sussidi. I fondi verranno sbloccati solo se il governo aderirà ai piani di riforma presentati dal predecessore della Meloni, Mario Draghi. Sul piano economico la Meloni ha relativamente poco margine di manovra.

Nuovi accordi sulla migrazione

Dove spera di differenziarsi è quando si tratta di immigrazione. L’anno scorso sono più di 100.000 i migranti arrivati ​​in Italia solo via mare. Il Primo Ministro preferirebbe vedere questo numero diminuire rapidamente. Il suo governo ha emanato una nuova legge che rende difficile per le organizzazioni umanitarie salvare grandi gruppi di migranti. Ma questa è soprattutto una politica simbolica. Inoltre, la Meloni spera di stringere accordi con i paesi nordafricani per impedire in primo luogo la partenza dei migranti.

L’Italia accoglie tanta gente, ma in realtà vuole nuovi accordi sulla distribuzione dei migranti. Altri Stati membri, come i Paesi Bassi, desiderano una migliore aderenza agli accordi esistenti.

Economia stagnante

Cento giorni dopo, la Meloni è ancora in “luna di miele politica”, secondo i sondaggi d’opinione: la sua popolarità è leggermente aumentata rispetto alla sua elezione lo scorso settembre, intorno al 30%. Le riviste femminili scrivono molto del suo lungo taglio di capelli e del suo stile di abbigliamento modesto ma elegante.

Ma più l’anno avanza, più diventa difficile per la prima donna primo ministro italiana. L’agenzia statistica italiana prevede che l’economia crescerà dello 0,4% quest’anno, rispetto a circa il 4% dell’anno scorso. Per ragioni di bilancio, la Meloni ha recentemente deciso di riportare al livello precedente le tariffe della benzina, che erano state ridotte da marzo dello scorso anno. Ciò ha portato alla sua prima grande tempesta di critiche – e non sarà l’ultima.

Salvini e Berlusconi

La domanda è se il governo Meloni potrà sopportare ulteriori critiche. Per ora i partner della coalizione Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno potuto discutere in privato senza infangarsi a vicenda sui media. Ciò dimostra che la Meloni ha ragionevolmente sotto controllo la sua squadra di governo in questo momento. Ma più a lungo il primo ministro mantiene la sua popolarità, meno è probabile che figure potenti come Matteo Salvini e Silvio Berlusconi siano disposti a passare in secondo piano ancora a lungo.

Vuoi sapere di più su Giorgia Meloni? In vista delle elezioni italiane, l’anno scorso abbiamo realizzato questo video esplicativo al riguardo:

Lei è Georgia Meloni

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