Giovedì sera si può ammirare l’ultima superluna

La luna piena sarà venerdì 12 agosto e alle 3:36 l’ora attuale sarà a 361.409 km dalla Terra. È relativamente vicino, ma si discute se sia abbastanza vicino per parlare di una luna gigante.

L’astrologo americano Richard Noll ha coniato il termine superluna nel 1979 e ha definito questo fenomeno come: “Una luna nuova o piena si verifica nel punto più vicino (o entro il 90 percento del suo punto più vicino) alla Terra in una certa orbita (perielio). In breve, il Terra, Luna e Sole sono tutti allineati, con la Luna più vicina alla Terra”.

In altre parole, una superluna si verifica quando una luna nuova o una luna piena, o all’incirca entro il 90 percento, coincidono con il momento in cui la luna è più vicina alla Terra. Su ogni luna nuova o piena, la Terra, la Luna e il Sole sono allineati.

Fred Aspink

Il problema è che Knoll non ha specificato un “lavoro specifico” e non ha spiegato perché ha scelto il 90 percento come margine. A causa di questa ambiguità, gli astronomi spesso si affidano ai dati dell’astrofisico americano Fred Espenak, che ha lavorato alla NASA per più di 30 anni ed è anche noto per le sue previsioni di eclissi, nella loro identificazione delle superlune.

Fred Espenak ha compilato elenchi di perigeo, apogeo e fasi lunari per identificare le future superlune. Il perigeo è il punto più vicino che la luna raggiunge in una rivoluzione completa attorno alla terra. Apogeo è il punto più lontano dalla luna. Perigeo e apogeo esistono perché l’orbita della luna attorno al sole non è un cerchio perfetto, ma un’ellisse (ellisse), quindi la distanza tra la luna e la terra non è sempre la stessa. La distanza media del perielio è di circa 363.000 km dalla Terra e la distanza media dell’apogeo è di circa 405.500 km.

Giovedì notte, la luna piena non sarà al perigeo, ma sarà almeno al 90%, calcolato da perigeo e apogeo per l'”orbita mensile” di agosto e non per l'”orbita dell’anno 2022″, come ha fatto Nol. Noll guardò la depressione più vicina e il climax più lontano dell’anno. Ha preso il 90 percento di questa differenza come base per misurare la deviazione consentita dalla grondaia.

Espenac fece i suoi calcoli sulla base del perielio e dell’apogeo per il mese in questione e la distanza dalla luna piena per quel mese. Questo spiega perché nelle tavole di Espenac del 16 maggio 2022 e del 12 agosto 2022 troviamo piramidi giganti, mentre queste date non sono state conservate da Nolle.

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